Rinoplastica chirurgica

Tra tutti gli interventi che fanno parte della Chirurgia Estetica, la Rinoplastica è per il chirurgo certamente quello più complesso da interpretare e da eseguire. Il naso, per la sua posizione al centro del viso, rappresenta, insieme alle palpebre, il primo contatto con gli altri sul piano dell’immagine. Lo scopo dell’intervento è quello di modificare le componenti nasali non particolarmente attraenti e di creare una struttura armoniosa ed in equilibrio con il resto del viso. Da vari anni è cambiato il tradizionale concetto di Rinoplastica, sviluppato intorno agli anni trenta e caratterizzato da un approccio standard piuttosto aggressivo, a vantaggio di tecniche più duttili e rispettose dell’anatomia del naso.

L’obiettivo del chirurgo deve essere quello di conseguire un risultato naturale, nel quale sia possibile apprezzare un naso piacevole ed equilibrato e che non dia l’idea di essere stato operato, permettendo a parenti ed amici, grazie a lievi ed impercettibili cambiamenti, di notare solo un miglioramento complessivo del viso. A volte, insieme alla parte estetica, viene eseguita, nello stesso tempo operatorio, anche una Settoplastica (correzione della deviazione del setto nasale), allo scopo di risolvere i problemi connessi ad una respirazione non corretta. Quando l’intervento è eseguito correttamente, mantenendo le giuste proporzioni fra le varie parti che ne compongono l’anatomia, sarà in grado di offrire risultati eccellenti, migliorando in maniera significativa l’estetica del naso e conferendo piacevolezza ed armonia al resto del viso.

DOMANDE FREQUENTI

1 Quanto dura l’intervento?

E’ un intervento piuttosto rapido, della durata massima di un paio di ore e per nulla doloroso:

2 Che tipo di anestesia viene utilizzato durante l’intervento?

Sebbene si possano utilizzare farmaci che agiscono per via locale, io preferisco usare l’anestesia generale per la tranquillità che garantisce sia al paziente che all’operatore in un contesto di assoluta sicurezza raggiunto in questi ultimi anni dall’anestesiologia; la paura di non risvegliarsi, per quanto umanamente comprensibile, non poggia su alcuna base scientifica.

3 Rimangono cicatrici esterne?

Le vie di accesso al naso si trovano all’interno delle narici e quindi in una posizione non visibile; solo in alcuni casi piuttosto rari si può eseguire una piccola incisione esterna. Occasionalmente possono essere effettuate delle incisioni alla base delle narici per ridurne forma e misura.

4 Vengono applicate delle medicazioni?

Alla fine dell’intervento sono applicati sul naso alcuni cerotti di seta coperti da una medicazione gessata e vengono poste sugli occhi delle compresse di ghiaccio per alcune ore allo scopo di minimizzare il gonfiore e gli ematomi che possono crearsi nella regione palpebrale. Di routine viene eseguito l’inserimento di tamponi di garza all’interno delle narici nel caso in cui si debba trattare, insieme alla parte estetica, anche una deviazione del setto, mentre, quando l’intervento viene eseguito esclusivamente a fini cosmetici, il tamponamento viene praticato solo quando ritenuto necessario: nel primo caso i tamponi vengono rimossi obbligatoriamente dopo una settimana, mentre nel secondo sono sufficienti due o tre giorni. I cerotti ed il gesso vengono tolti in studio dopo una settimana..

5 La rimozione dei tamponi è dolorosa?

La rimozione di queste medicazioni non è assolutamente dolorosa e tutt’al più può provocare un minimo fastidio. Il dolore postoperatorio è abbastanza raro e sebbene possa procurare sconforto, è piuttosto lieve e ben tollerato, e comunque ben controllabile con blandi antidolorifici

7 Quanto dura la degenza in clinica?

La sua durata è di un giorno. Si entra in clinica la mattina del giorno stabilito per l’intervento e si viene dimessi la mattina del giorno successivo.

8 E’ necessario che qualcuno passi con me la notte in cui io resterò in clinica?

Non è necessaria la presenza di una persona durante la notte dell’intervento. Alcuni pazienti tuttavia si sentono maggiormente al sicuro con la presenza di membro della famiglia o di una infermiera privata. E’ solo una scelta personale.

9 Possono esserci delle complicazioni?

Questo tipo di chirurgia raramente produce serie complicazioni. La più comune è il sanguinamento postoperatorio, normalmente molto blando e solo raramente piuttosto serio: in quest’ultimo caso, tuttavia, viene trattato solitamente senza grandi difficoltà mediante tamponamento nasale. L’infezione è molto rara e comunque può essere controllata con gli antibiotici.

10 Quando vengono rimossi i punti?

I punti esterni, quando collocati, vengono rimossi dopo una settimana. I punti interni, essendo riassorbiti dall’organismo, non necessitano di rimozione.

11 Cosa avviene nel periodo postoperatorio?

Bisogna tenere presente che prima di vedere dei risultati definitivi bisogna aspettare un certo periodo di tempo variabile per ogni paziente, tuttavia in linea di massima ci sarà un periodo iniziale in cui il naso è piuttosto gonfio seguito da un altro durante il quale ad un miglioramento della situazione si accompagnerà un immagine di se stessi anomala rispetto a quella a cui si è abituati. Dopo circa una decina di giorni al massimo la maggior parte dei pazienti ha riacquistato la sua forma fisica in modo tale da permettergli di andare a scuola oppure al lavoro. In alcuni pazienti è richiesto un periodo di tempo più lungo. Per avere il risultato finale con definizione dettagliata dei particolari possono occorrere da un minimo di sei ad un massimo di un anno e mezzo. La “sofficizzazione” della punta del naso avviene per ultima. Limitare l’esposizione ai raggi solari e comunque affidarsi sempre al buon senso.

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