La mastoplastica additiva o aumento del volume del seno mediante protesi

Con questo termine viene indicato l’intervento chirurgico per l’aumento del volume del seno mediante il posizionamento di protesi sintetiche.

Lo scopo di tale chirurgia è quello di migliorare l’immagine di una persona quanto possibile. Riguardo questo tipo di chirurgia è possibile sottolineare come i risultati siano quasi sempre molto buoni sia in relazione alla forma delle mammelle che alla qualità delle cicatrici, e come il periodo postoperatorio di questo intervento decorra generalmente in maniera piuttosto semplice.

Dopo la mastoplastica additiva le mammelle, seppur non completamente visibili durante i normali rapporti sociali (se non nella sfera intima) quando correttamente posizionate e di buona forma, sono in grado di conferire estrema sicurezza sia durante i rapporti di relazione che nella vita affettiva. Si parla ormai moltissimo dell’intervento di inserimento di protesi nel seno. Tuttavia alcuni aspetti di questa chirurgia sono spesso affrontati in maniera poco esaustiva, lasciando spazio a dubbi ed incertezze.

Quanto dura l’intevento?

L’intervento è rapido e dura al massimo un paio d’ore considerando anche i tempi necessari per l’anestesia.

Che tipo di anestesia viene utilizzato durante l’intervento?

Sebbene si possano utilizzare farmaci che agiscono per via locale, è preferibile usare l’anestesia generale per la tranquillità che garantisce sia al paziente che all’operatore in un contesto di assoluta sicurezza raggiunto in questi ultimi anni dall’anestesiologia. La paura di non risvegliarsi, per quanto umanamente comprensibile, non poggia su alcuna base scientifica.

Quanto dura la degenza in clinica?

La sua durata è di un giorno. Si entra in clinica la mattina del giorno stabilito per l’intervento e si viene dimessi la mattina del giorno successivo.

E’ necessaria la presenza di un familiare durante la notte in cui si rimane in clinica dopo l’intervento?

Non è necessaria la presenza di una persona durante la notte dell’intervento. Alcuni pazienti tuttavia si sentono maggiormente al sicuro con la presenza di membro della famiglia o di una infermiera privata. E’ solo una scelta personale.

Possono esserci delle complicazioni?

Questo tipo di chirurgia raramente produce serie complicazioni. La più comune è la presenza di edemi nelle parti declivi della mammella che si risolvono spontaneamente nel giro di una decina di giorni. L’infezione è molto rara e comunque può essere controllata tranquillamente con gli antibiotici.

Vengono applicate delle medicazioni?

Alla fine le incisioni chirurgiche vengono coperte con dei cerotti di carta e le mammelle vengono coperte da una medicazione morbida e circondate da una benda elastica moderatamente compressiva. Il dolore postoperatorio è molto raro e sebbene possa procurare sconforto, è piuttosto lieve e ben tollerato, e comunque ben controllabile con blandi antidolorifici.

Quando vengono rimossi i punti?

I punti vengono rimossi dopo 7 giorni.

Rimangono cicatrici esterne?

Le incisioni normalmente vengono eseguite nel terzo inferiore della circonferenza dell’areola: Questa posizione, nel margine che si trova tra cute ed areola, viene scelta perché unita ad una scrupolosa attenzione durante la sutura e ad un attento periodo postoperatorio, permette di avere delle cicatrici di ottima qualità nella stragrande maggioranza dei casi. A distanza di qualche mese, diventano estremamente poco visibili. In rari casi, quando la dimensione delle areole è troppo piccola, è necessario effettuare una incisione di nel solco sottomammario. Anche questa posizione dell’incisione offre risultati estetici di eccellente qualità.

Che sensazione offrono le protesi al tatto?

Quando l’intervento è eseguito in maniera corretta non è possibile percepire la presenza delle protesi: le mammelle restano morbide, mobili e calde. Diventano poco mobili e dure solo quando avviene una complicanza, oggi molto rara, chiamata contrattura capsulare

E’ vero che le protesi possono scoppiare?

Per quanto riguarda la possibilità che possano scoppiare, non essendo riempite di aria ma di gel di silicone, questa evenienza è praticamente impossibile.

Quanto durano le protesi?

Durano per tutta la vita e non c’è alcuna necessità di cambiarle.

Cosa avviene nel periodo postoperatorio?

Bisogna tenere presente che prima di vedere dei risultati definitivi bisogna aspettare un certo periodo di tempo variabile per ogni paziente. Tuttavia in linea di massima ci sarà un periodo iniziale, normalmente di circa 1 settimana, in cui le mammelle sono lievemente gonfie e edematose, seguito da un altro durante il quale si assisterà ad un netto miglioramento ed alla scomparsa di ogni segno visibile. Dopo circa una settimana al massimo, la maggior parte dei pazienti ha riacquistato la propria forma fisica in modo tale da permettere loro di andare a scuola oppure al lavoro. In alcune pazienti è richiesto un periodo di tempo più lungo. Per avere il risultato finale con definizione dettagliata dei particolari possono occorrere all’incirca da un minimo di 2 ad un massimo di 4 mesi. Attività sportive piuttosto violente devono essere sospese per un certo periodo di tempo, soprattutto in quelle in cui esiste un contatto fisico con l’avversario

Le protesi debbono essere posizionate davanti o dietro al muscolo?

Gli impianti protesici possono essere posizionati indifferentemente sia davanti che dietro al muscolo. Quest’ultimo è preferibile preferendo  quando la mammella non è in grado di offrire una copertura sufficiente alla protesi. Entrambe le posizioni presentano vantaggi e svantaggi. La Mastoplastica additiva retroghiandolare (davanti al Muscolo Grande Pettorale) rispetta l’anatomia, è molto semplice da eseguire e non presenta alcun rischio di lesione di strutture importanti. In compenso è più facile “sentire” le protesi al di sotto della pelle. La collocazione retromuscolare (tra il Muscolo Grande Pettorale ed il Muscolo Piccolo Pettorale) è meno naturale e rende l’intervento più lungo e complesso ma, in compenso, i 2/3 della protesi sono coperti non solo da pelle e ghiandola ma, parzialmente, anche dal Muscolo Grande Pettorale, diminuendo la possibilità di “sentire” le protesi toccando il seno.

Le protesi vanno sostituite dopo un certo numero di anni?

Non è affatto vero; vanno rimosse e sostituite solo nel caso in cui presentino problemi, eventualità piuttosto remota. A dimostrazione di questo basti sapere che i 2 produttori di protesi statunitensi, Allergan (McGhan) e Mentor, certificati dall’Ente governativo Food and Drug Administration (FDA), garantiscono le stesse per quanto riguarda difetti strutturali od imperfezioni del prodotto attraverso la sostituzione gratuita dellestesse in qualunque momento della vita della paziente.

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